Visualizzazione post con etichetta Diego Placidi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Diego Placidi. Mostra tutti i post

giovedì 16 giugno 2011

Recensione "Happy Birthday" alla Casa delle culture

In scena alla casa delle culture lo spettacolo “ Happy Birthday ”, nato dal riadattamento di un’opera di Mart Crowley, per la regia di Diego Placidi.
In una New York decadente al Greenwich Village, quartiere gay per eccellenza Michael e il suo amante, Donald, organizzano una festa di compleanno per il loro amico Harold. Alla serata sono invitate anche altre coppie omosessuali e un cowboy che è uno dei regali del festeggiato.
Da un'atmosfera di festa l’atmosfera diventa sempre più deprimente: alla festa sopraggiunge inaspettatamente Alan,  il quale si ritrova di fronte ad una vera e propria “parata di mostri”, ignaro della vera natura sessuale del suo ex compagno di college e degli invitati, tra i quali risaltano Emory , il cowboy e il padrone di casa che rende la serata sempre più macabra. Sull'onda di una liberazione sessuale che ha cambiato la vita di tutti i partecipanti alla festa, lentamente il clima si surriscalda, fino a diventare ancora più elettrico con un gioco al massacro, “Faccende di cuore”, pretesto per esternare una crudele realtà fatta di scherzi, provocazioni, ironie e ripicche in cui rimane coinvolto lo stesso Alan.
Lo spettacolo racchiude tutti gli aspetti negativi del mondo gay: un cowboy bello ma stupido, il festeggiato ormai maturo e insoddisfatto della vita che si aiuta con sostanze stupefacienti per essere felice, una coppia della quale uno è sposato, ma lascia il nucleo familiare per stare con un uomo e l'altro l' inguaribile poligamo che nonostante l'amore verso quest'ultimo non riesce ad avere una relazione stabile e con un solo uomo.
Una ragazza in apparenza felice e pimpante che si avvilisce dopo una telefonata sentendosi umiliata poichè la donna che ha sempre amato è fuori con l'ennesimo marito.
L'unico eterosessuale, Alan,  viene attaccato dagli altri per le dicerie e pettegolezzi.
E infine  Micheal,  cinico. Crede che ferendo le persone e sottoponendoli  a giochi emotivamente massacranti li faccia divertire, ma come un boomerang  tutto il dolore che ha creato agli invitati torna anche su di lui.

Nonostante la bravura degli attori il testo è assai diseducativo per il mondo eterosessuale nei confronti del mondo gay, i quali vedono tutte le piaghe: la droga, la presunzione,la solitudine, la depressione, la poligamia,  l'onnipotenza di sapere tutto e di avere il controllo degli altri quando invece non si ha controllo nemmeno su sé stessi e soprattutto l'INCAPACITA' DI AMARE.
Uno spettacolo che diffonde il messaggio opposto di quello che  migliaia di persone  proprio in questi giorni a Roma nella manifestazione dell'Europride gridano e sfilano che siamo tutti uguali e che l'amore tra uguali non è così diverso e che i gay SANNO AMARE.

Fabio Chiarini

Recensione "Happy Birthday" allla Casa delle culture


In scena alla casa delle culture lo spettacolo “ Happy Birthday ”, nato dal riadattamento di un’opera di Mart Crowley, per la regia di Diego Placidi.
In una New York decadente al Greenwich Village, quartiere gay per eccellenza Michael e il suo amante, Donald, organizzano una festa di compleanno per il loro amico Harold. Alla serata sono invitate anche altre coppie omosessuali e un cowboy che è uno dei regali del festeggiato.
Da un'atmosfera di festa l’atmosfera diventa sempre più deprimente: alla festa sopraggiunge inaspettatamente Alan,  il quale si ritrova di fronte ad una vera e propria “parata di mostri”, ignaro della vera natura sessuale del suo ex compagno di college e degli invitati, tra i quali risaltano Emory , il cowboy e il padrone di casa che rende la serata sempre più macabra. Sull'onda di una liberazione sessuale che ha cambiato la vita di tutti i partecipanti alla festa, lentamente il clima si surriscalda, fino a diventare ancora più elettrico con un gioco al massacro, “Faccende di cuore”, pretesto per esternare una crudele realtà fatta di scherzi, provocazioni, ironie e ripicche in cui rimane coinvolto lo stesso Alan.
Lo spettacolo racchiude tutti gli aspetti negativi del mondo gay: un cowboy bello ma stupido, il festeggiato ormai maturo e insoddisfatto della vita che si aiuta con sostanze stupefacienti per essere felice, una coppia della quale uno è sposato, ma lascia il nucleo familiare per stare con un uomo e l'altro l' inguaribile poligamo che nonostante l'amore verso quest'ultimo non riesce ad avere una relazione stabile e con un solo uomo.
Una ragazza in apparenza felice e pimpante che si avvilisce dopo una telefonata sentendosi umiliata poichè la donna che ha sempre amato è fuori con l'ennesimo marito.
L'unico eterosessuale, Alan,  viene attaccato dagli altri per le dicerie e pettegolezzi.
E infine  Micheal,  cinico. Crede che ferendo le persone e sottoponendoli  a giochi emotivamente massacranti li faccia divertire, ma come un boomerang  tutto il dolore che ha creato agli invitati torna anche su di lui.

Nonostante la bravura degli attori il testo è assai diseducativo per il mondo eterosessuale nei confronti del mondo gay, i quali vedono tutte le piaghe: la droga, la presunzione,la solitudine, la depressione, la poligamia,  l'onnipotenza di sapere tutto e di avere il controllo degli altri quando invece non si ha controllo nemmeno su sé stessi e soprattutto l'INCAPACITA' DI AMARE.
Uno spettacolo che diffonde il messaggio opposto di quello che  migliaia di persone  proprio in questi giorni a Roma nella manifestazione dell'Europride gridano e sfilano che siamo tutti uguali e che l'amore tra uguali non è così diverso e che i gay SANNO AMARE.

venerdì 3 giugno 2011

Recensione "Erba Voglio" al Teatro Cometa Off


 E’ in scena Erba Voglio al Teatro Cometa Off  in via Luca Della Robbia 47. Lo spettacolo scritto e prodotto da Sara Caldana, sarà in scena fino a domenica 5 giugno.

L’amore si presenta nella vita degli uomini in svariate sembianze. È questo quello che accade ai quattro protagonisti di Erba Voglio. Ingrif, depressa ed apparentemente ninfomane incontra, il giorno della vigilia di Natale, Desiderio, un uomo cinico, segretario di una insolita e bizzarra chiromante. Anche la sua vita verrà segnata dalla conoscenza di Bocconcello, esperto di emozioni, che a sua volta incontrerà Giò, la donna del destino.

Lo spettacolo tratta varie sfaccettature dell’amore in una chiave tragicomica.
L’amore non corrisposto, la rottura di un amore e la ricerca disperata di trovare un’anima gemella.

Ingrif, confessa ad un psicologo immaginario i suoi sogni, facendo riflettere al pubblico all'inizio sullo stato demenziale della ragazza in maniera estremamente divertente, ma in verità sulla solitudine e nei primi attimi dello spettacolo sull'insicurezza di essere desiderata dal suo partner.

Bocconcello, invece è curioso del suo avvenire e soprattutto di sapere se un giorno troverà la donna dei suoi sogni. Per questo si rivolge ad una veggente alquanto stramba che leggendo il suo futuro le chiede di fare un sacrificio altrettanto bizzarro.
Da quell’ esperienza inusuale, tra dubbi e confusione, Bocconcello troverà la sua femme fatale, e facendo quel sacrificio, desterà l’attenzione della ragazza.
Bocconcello è il ragazzo modello che in fondo tutte le donne sognano: un po’ imbranato, ma sognatore e un inguaribile romantico.

Questi due personaggi incarnano  coloro che rincorrono l’amore, il desiderio di amare una persona.

Dall'altro lato invece incarnano la relazione arrivata all’apice, che dopo tre anni, tra fattori positivi e negativi si lasciano. In questa interpretazione coglie l’attenzione la vera difficoltà dei rapporti, quanto può essere difficile  mantenere salda una relazione e di tutto ciò che la relazione può andare in contro come gli schiaffi, i litigi, le incomprensioni e le scenate nei luoghi pubblici.

Giò ha seri problemi di insicurezza con il suo fidanzato, e le da modo di pensare di essere tradita, maltrattata nonchè una perfetta idiota.
Dall’altro lato c’è Desiderio, apparentemente è cinico e violento, ma ha un modo tutto suo di amare e di come trattare una donna.


Indirizzato sia ai single che ai fidanzati, dove ognuno riesce ad immedesimarsi, lo spettacolo spiega la difficoltà di una relazione, ma anche la ricerca continua di averne una.

Una buona interpretazione da parte degli attori Giulia Bornacin, Michele Albini, Guido Saudelli, Diego Placidi e Sara  Caldana.

Per maggiori informazioni:



Teatro Cometa Off
Via Luca della Robbia 47 – Roma
Dal 31 maggio al 5 giugno 2011
Dal martedì al sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00 e ore 21.00
Biglietti. !2.50 + 2.50 tessera associativa 

Fabio Chiarini