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martedì 19 aprile 2011

Recensione "Senza Parole" all'Accento Teatro



C’è chi pensa che la donna non è più considerata come una valvola di sfogo per i mariti violenti; ma Shara Guandalini e Simona Zilli, con un intenso spettacolo teatrale, aprono gli occhi a tutti coloro che condividono questa utopia sussurrando agli spettatori: "La violenza ha radici profonde".
All’ Accènto teatro, con tanto di dati alla mano, si narra di storie realmente accadute che lasciano il pubblico “senza parole”.

"Sapevate che su 29 milioni di donne, ben 14 milioni ha subito violenza? E non si parla solo di maltrattamenti fisici ma anche umiliazioni, violenza verbale, stalking, o di donne che vengono uccise. Una bestia più forte di un cancro, un carnefice che consuma più della vecchiaia, ansia, paura, dolore". Parole crude, dure da digerire, ma che, purtroppo, rispecchiano alla verità.

A volte i carnefici, lupi travestiti da agnelli, uomini travestiti da mariti, padri, fidanzati, sono talmente bravi a recitare da far diventare pazze le donne che, tra le mura domestiche, subiscono sberle, pugni, calci. Violenze che a volte vengono subite davanti agli occhi dei figli che, inevitabilmente, crescono con traumi e problemi; perché si sa, la violenza genera violenza.

Non è facile parlare di questi argomenti, ma le due autrici/attrici ben dirette da Teresa Nervegna, riescono a dar voce a tutte coloro che vorrebbero urlare "io voglio vivere una vita normale”.

Semplice la scenografia scelta dalla regista: lenzuola ad asciugare, lenzuola candite e pure come l'anima delle donne maltrattate, lenzuola bianche che coprono il nero del dolore di chi ci dorme
Uno spettacolo che emoziona, commuove, colpisce e stupisce; uno spettacolo “doloroso” ma non troppo. Geniale la scelta di chiudere con un simpatico dialogo di due donne che si confrontano.

Uno spettacolo intenso e profondo dedicato alle sorelle Mirabal tre donne che hanno avuto il coraggio di lottare contro la politica che le opprimeva, che le considerava solo come un essere non pensanti nate per lavare, stirare e fare figli. Il 25 Novembre 1969 le sorelle Mirabal furono uccise brutalmente. Proprio per ricordare queste eroine e tutte l'ingiustizie subite da altrettante madri, figlie, fidanzate, questa data è diventata La Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.

Lo spettacolo Senza Parole merita di continuare la fortunata tournee non solo nei teatri ma anche nelle scuole. “Chi giustifica la violenza da grande, lo ha fatto anche da bambina” recita la brava Shara Guandalini. Per evitare questo sarebbe il caso di educare le giovani donne e quale mezzo è meglio di un sano e corposo spettacolo teatrale?
Grande e meritato applauso a fine spettacolo con tanto di brindisi come augurio affinchè non ci sia più violenza, non ci sia più vergogna.

Fabio Chiarini

venerdì 15 aprile 2011

Debutta Senza Parole al Teatro Accento


Dal 14 al 17 aprile, l’Accènto Teatro di Roma, via Gustavo Bianchi 12/A, ospita uno spettacolo di teatro sociale con le donne e per le donne "Senza Parole". La forza nel dolore. Dolore da sopportare, da nascondere, dolore, di e con Shara Guandalini, Simona Zilli Regia Teresa Nervegna. 
La violenza sulle donne è un crimine vecchio come il mondo, nella maggioranza dei casi perpetrato dentro le mura domestiche.
Questo spettacolo  vuole dare voce, malgrado il titolo, a tutte coloro che ogni giorno lottano con questo male oscuro e con il loro inspiegabile senso di colpa.
Si parte da un’elegia grottesca sulla figura femminile di oggi per poi passare ad un’alternanza di dati statistici e di testimonianze reali per creare uno spaccato della situazione attuale.

Lo spettacolo, che riporta alla memoria l’episodio storico delle Sorelle Mirabal uccise dal loro indomabile desiderio di libertà, pone interessanti interrogativi relativi alla condizione della donna in una società sempre più moderna e apparentemente paritaria.
Il titolo scelto per questo lavoro vuole essere una provocazione. Senza parole, perché spesso questo orrore avviene dentro le case, i salotti più o meno buoni, senza che il mondo lo sappia;  Senza parole perché la paura, la vergogna fanno tacere; Senza parole perché non ci sono spiegazioni a questo tipo di violenza.

Per maggiori informazioni:

ACCENTO TEATRO
Via Gustavo Bianchi 12 a
Dal 14 al 17 aprile
Ore 21.00
Biglietti: intero 10€ + 2.00 (tessera associativa)
             Ridotto 8 + 2.00 (tessera associativa)