Il sindaco di Berlino Klaus Wowereit, il presidente Christian Wulff e la cancelliera Angela Merkel nel corso della cerimonia
La commemorazione è cominiciata con un minuto di silenzio e con le campane di tutte le chiese della città che suonavano a distesa.
Primo a parlare, il presidente della Repubblica Christian Wulff, che ha ricordato il sacrificio delle 137 persone rimaste uccise nel tentativo di fuggire dalla Repubblica democratica (Ddr), attraversando "Il muro della vergogna". "Ma non sono le uniche vittime - ha dichiarato nel suo discorso - fino al 9 novembre del 1989 milioni di cittadini nella Ddr hanno dovuto rinunciare all'autodeterminazione delle proprie vite.
"Eppure, ancora un volta, si è dimostrato che alla fine la libertà è invincibile - ha aggiunto il presidente - il ricordo dell'ingiustizia costituita dal Muro ci ammonisce a non lasciare soli coloro che combattono per la libertà, la democrazia e i diritti umani".
Fabio Chiarini
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