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domenica 13 marzo 2011

Sanità, Rodano: "Polverini basta tagliare i nastri per dire che la Sanità nel Lazion è a posto"


“Nella nostra regione stanno chiudendo 24 ospedali e 11 pronto soccorso e dal primo gennaio di quest’anno sono stati tagliati 2865 posti letto. I pronti soccorso degli ospedali romani vivono ormai in una situazione di permanente emergenza e sempre più ospedali pubblici sono costretti a sospendere tutti gli interventi e le prestazioni che non siano di pronto soccorso, allungando così drammaticamente le liste d’attesa anche per interventi importanti”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. “Decine di ambulanze ogni giorno sono costrette a fermarsi perché gli ospedali in carenza strutturale di posti letto sono costretti a tenere i pazienti sulle barelle delle ambulanze” continua Rodano. “Intere popolazioni sono ancora all’oscuro e disinformate sui cambiamenti generati dal riordino ospedaliero e sulle alternative che la Regione dovrebbe proporre ai 500.000 cittadini della regione cui vengono tagliati servizi essenziali. Sulle tv nazionali, la sanità del Lazio viene raffigurata come un paradigma di inefficenza operativa e ingerenza indebita di interessi forti. Problemi senz’altro di lungo corso, niente di nuovo. I giornali ne parlano tutti i giorni, ma certo stupisce e indigna che oggi a Renata Polverini sia bastato semplicemente tagliare un nastro per raccontarci che la sanità del Lazio va bene ed è sana. Ormai la troppo lunga stagione dei tagli indiscriminati rischia di mettere in ginocchio la sanità pubblica e quella privata di eccellenza. Sarebbe ora di cominciare politiche nuove”.

“L’unità di cure residenziali intensive del San Camillo-Forlanini ancora non è dotata di personale suo proprio”, continua Rodano. “Per poterla aprire sono stati sguarniti altri reparti essenziali, come la geriatria, o addirittura il pronto soccorso. Si possono e si devono creare nuovi servizi, ma non facendo finta che non esistano problemi di risorse e di personale. Oggi il Forlanini, di cui la Polverini non ha voluto completare la chiusura, costa ancora, pur essendo semivuoto, quasi 9 milioni di spese vive all’anno, mentre i lavori al San Camillo per trasferire i reparti sembrano andare sempre più a rilento. La Regione non può più semplicemente applicare i dikat di Tremonti che da anni non affrontano i veri problemi della riorganizzazione del sistema sanitario”.

“Sarebbe necessario un cambio di atteggiamento della Regione nel tavolo col ministero dell’economia” dichiara Rodano in conclusione. “Se in quella sede nessuno difende gli interessi di cittadini della nostra regione, le nostre strutture pubbliche non si risolleveranno mai dall’emergenza. Se veramente ritiene che la sanità del Lazio è sana, Renata Polverini abbia il coraggio di rivedere il piano e di consentire alla rete ospedaliera del Lazio di sopravvivere”.

Fabio Chiarini

sabato 19 febbraio 2011

Sanità Ospedali Pubblici, Rodano:"Piano della Polverini scontenta tutti"


"Col passare delle settimane, l’inefficacia del riordino ospedaliero di Renata Polverini diviene sempre più evidente. Questa mattina, cittadini, operatori ed amministratori locali hanno occupato simbolicamente l’ospedale di Palombara Sabina, in procinto di essere chiuso. Ed anche in  questo caso, come proposto anche dal Comitato civico, basterebbe poco per evitare l’ennesima chiusura di un ospedale pubblico del Lazio. La struttura di Palombara Sabina è dotata di sale operatorie funzionanti e negli ultimi anni ha ricevuto dalla Regione ingenti investimenti: con una piccola dotazione di posti letto ed un lieve sforzo di risorse economiche e di personale, l’ospedale potrebbe restare aperto, costituendo un presidio di prossimità utile ed accessibile in un territorio già deprivato di strutture sanitarie. Eppure, la governatrice Polverini resta sorda a qualunque consiglio ed indicazione proveniente dai territori”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione sanità della Regione Lazio. “Un atteggiamento sterile, oltre che irresponsabile”, continua il consigliere IDV “che abbiamo avuto modo di notare anche nei giorni scorsi quando al sovraffollamento dei pronti soccorso e al conseguente blocco delle ambulanze non ha fatto seguito alcuna ragionevolezza, né da parte della Governatrice né da parte della struttura commissariale”.

“Nel frattempo” aggiunge Rodano “analoghi segnali di insoddisfazione sono giunti anche dal Santa Lucia che, come avevamo già rilevato giorni fa, nell’ ultimo decreto commissariale ha subito un sostanziale dimezzamento della dotazione di posti letto, in spregio a tutti i riconoscimenti amministrativi e giudiziali che ha avuto quale unico IRCCS di riabilitazione neuromotoria del territorio regionale e struttura di eccellenza nazionale. Accontentare tutti
non è possibile, eppure il Piano Polverini riesce nella difficile operazione di scontentare tutti: utenti, operatori della sanità pubblica della nostra regione, strutture di eccellenza nazionale come il Santa Lucia”.

“Nonostante tutto” conclude la vicepresidente della commissione Sanità “torniamo a segnalare alla governatrice: su tutte queste questioni sono presenti in Consiglio Regionale mozioni, interrogazioni, richieste di audizione di Sindaci e operatori. Possibile che non si possa avere un dibattito pubblico e istituzionale sulla gestione del piano di riordino ospedaliero? Possono essere discussi e proposti dei correttivi in grado almeno di mitigare la profonda iniquità di questo piano?”.