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lunedì 29 agosto 2011

Il Cairo un sogno di molti una meta per pochi


Città come Los Angeles, Miami, Rio de Janeiro. Scordatevele. Questa è Il Cairo. La capitale dell’Egitto non è una città facile, è un melting pot di etnie, religioni, credenze e miti antichi.
La città più popolosa dell’Egitto, con i suoi quasi 20 milioni di abitanti, offre le sue meraviglie a poco prezzo, tutto purché rigorosamente contrattato.
Secondo il calendario islamico siamo intorno al 1400: ad un primo sguardo sembra quasi di tuffarsi nel passato, se non fosse che si rimane letteralmente assaliti dal traffico, dal rumore assordante e dallo smog. Prendere o lasciare.
I turisti non ci sono quasi più, e se ci sono si trovano solamente nei siti folcloristici della città, mai per le strade, dove si incontrano quasi esclusivamente uomini con la barba lunga islamica e poche donne, e di queste molte col niqab, che lascia scoperti solo gli occhi. Tutto questo perché Il Cairo, città piena di storia e meraviglia, alla luce degli scontri a piazza Tahrir, oggi non è più una città sicura. Siamo visitatori curiosi di scoprire, ma qui la curiosità non paga, perché a volte turista è sinonimo di ospite, e come tali ci si deve adattare alle loro regole, quindi si cammina sotto il sole cocente, coperti da capo e piedi, evitando di incrociare gli sguardi o di fare foto; nessuna aperta ostilità, ma un’evidente diffidenza nei confronti degli occidentali.
Ci sono solo tre momenti in cui Il Cairo sembra una città “normale”: durante la notte, dall’alto delle piramidi o navigando il sacro Nilo.
Fra poco si riparte. Mi mancherà la città delle non regole e delle contraddizioni, delle folle corse sulle strade tra un asinello e una Porsche, dei jeans e maglietta a maniche lunghe nonostante i 45 gradi nel deserto, degli egiziani che vivono di notte e dormono di giorno per via del Ramadan, degli scontri a piazza Tahrir per la voglia di libertà, del corteggiamento perenne con quegli occhi da orientale, delle meraviglie del mondo, la città del "era meglio quando si stava peggio".
Dopo un viaggio simile, si hanno molte più domande al ritorno rispetto a quando si è partiti. Chi arriva per la prima volta in un posto distante per cultura e mentalità, tenta istintivamente di portare un po’ di sé per cercare di cambiare qualcosa. Forse, però, non sempre è giusto che le cose cambino. Le radici profonde non gelano mai e lottare per la propria identità è un diritto dei popoli, anche se la loro cultura risulta inconcepibile agli occhi di chi si crede detentore assoluto di verità e democrazia, pretendendo di importarla dove gli fa comodo.

Claudia Nardi

giovedì 25 agosto 2011

Ibiza l'isola tra il paradiso e l'inferno

Se pensassimo ad una meta dove ci siano le discoteche più belle, dove il mare si confonde con i festini pomeridiani sicuramente penseremmo tutti alla stessa isola: IBIZA!
E proprio qui che il paradiso e l'inferno si incontrano dove  le spiagge bellissime e i locali trasgressivi sono le attrattive significative per una vacanza indimenticabile.
Vicina a Formentera, ma lontana per tipologia di turisti e ritmi vacanzieri, Ibiza è infatti tra le Baleari quella famosa proprio per offrire infinite attrazioni e opportunità agli amanti dei locali notturni, delle discoteche più alla moda e delle ultime tendenze musicali discotecare appunto.
Nota come isola della trasgressione, dove non mancano erotismo e sensualità, Ibiza è anche il luogo della diversità e della tolleranza, dove tutti i gusti e preferenze personali sono ammesse.
Oltre a questo... mare limpido, splendidi paesaggi e alta qualità naturalistica competano il quadro vacanziero.
Luogo dove il giorno si confonde con la notte.
Se di giorno, di pomeriggio soprattutto visto che si va a dormire all'alba, si approfitta del bel mare cristallino delle Baleari e il movimento è quello delle spiagge, sul far della sera comincia la movida notturna: aperitivo magari in riva al mare, poi cena, poi discoteca e per finire... after hours...

Se qualcuno  è mattiniero....lasciate perdere...fino alle due troverete il deserto. La gente è o al mare e la città si inizia ad animare dopo le 6 dove si va a caccia di braccialetti per le discoteche pù belle del mondo.
Ma Ibiza non è solo divertimento, infatti se si va  nella costa Ovest dell'isola è di grande richiamo proprio quando il sole sta per calare.
Vi consiglio di  gustare una bella Sangria Blanca al  famoso Cafè del Mar e vedere uno dei tramonti più belli al mondo.
La cosa tipica è che quando il tramonto è completamente tramontato tutti applaudono perchè è davvero uno "spettacolo".
Per chi è stato ad Ibiza...può capire come mi sento  visto che l'ho lasciata a malincuore ieri....visto che è tempo di viaggi vi invito a raccontare il vostro e a condividere le vostre esperienze con tutti coloro che leggeranno questo sito.
Nei prossimi giorni racconterò la nostra avventura su Ibiza....perchè è veramente surreale!!!
Quindi vi invito a leggerla perchè sono sicuro che le risate sono assicurate e spero che a condividerete il mio sito per farlo conoscere ai vostri amici!


Un assaggio della serata più bella a Ibiza...un violinista che suonava all'ushuaia!




Fabio Chiarini

martedì 1 febbraio 2011

Romania, Occasione per la Pasqua Ortodossa


Troppo spesso la Romania,viene sempre messa da parte nei nostri interessi culturali e di scoperta,mentre contrariamente a quello che pensiamo,ho scoperto un incredibile Paese,latino,ricco di storia,  archeologia, tradizioni che ancora oggi sono vive!!
In più cosa importantissima da tenere ben presente,quest’anno, la nostra Pasqua coincide con la loro Pasqua ortodossa,e il viaggio è stato appositamente studiato e strutturato in modo da far coincidere la presenza del viaggiatore,nei momenti veri,durante le manifestazioni e cerimonie religiose,in strada,nelle campagne,dove si svolgono queste antiche tradizioni,che in Romania sono ancora,per loro fortuna( e per chi verrà in viaggio)ancora fortissime e presenti!!

“Particolare” è una parola che spesso viene associata alla Romania. Particolare perché è un’isola latina in un continente slavo. Perché sta in un crocevia culturale: guarda da una parte all’Occidente, di cui ha sempre avvertito il fascino, e dall’altra alla chiesa ortodossa di cui sembra subire il rigore. Particolare è la gente, mentalità bizantina e cuore europeo. Particolare è la natura, di orsi e di lupi in un continente ormai interamente popolato da una fauna pacifica.

L’impressione è quella di un Paese difficile da decifrare, perché fatto di troppi “particolari”. E dunque questa la Romania ? Davvero gioca a nascondersi al viaggiatore? Forse sta proprio qui, invece, il suo fascino: nel suo essere “tanta”.

C’è tanta preziosità d’arte, nelle chiese dipinte in Bucovina, nel “gotico” in legno in Maramures, mete tradizionali del turismo, ma anche in piccoli gioielli nascosti: un cimitero capace di strappare un sorriso ( il Cimitero Allegro a Sapanta – Maramures ), un villaggio di case effimere costruite da gente nomade ( villaggio Buzescu ).

Fabio Chiarini