
Il settimanale L’Europeo riesce a far sedere, allo stesso tavolo, otto dei più importanti malavitosi siciliani. Ne viene fuori una testimonianza eccezionale, divenuta celebre. La mafia, raccontata dagli stessi mafiosi. Ma cosa succede a chilometri di distanza, in un'altra isola destinata al confino? In pochi, oggi, lo sanno. “Si scrive la storia dell’antimafia”, sostiene orgoglioso Pino La Greca.
“Dopo Linosa, un’altra isola è stata prescelta come soggiorno obbligato per quindici mafiosi siciliani: è Filicudi”, si apre così uno dei capitoli più avvincenti della storia delle Isole Eolie. Nelle pagine di questo nuovo ed eccezionale lavoro vengono ricordati i momenti più salienti della rivolta, attraverso cui un pugno di eoliani riuscì a impedire che le sette perle del mediterraneo divenissero preda del malaffare. Dalle barricate, all’esodo in massa dei paesani. “Una rivolta pacifica”, ci tiene a precisare Stefano Del Bono, testimone e protagonista di quei momenti. “Io c’ero”, dice con fierezza, “e feci da interprete alla CNN nell’intervista a Tano Badalamenti. Cos’è la mafia, gli chiesi, e sai quel disgraziato cosa mi rispose? ‘Mafia? E chi est sta parola.’ Tra le risa di tutti”. Un’opera, quella del dott. La Greca, che ha l’importantissima funzione di non far dimenticare questa pagina di “eccelso e civile eroismo”, ha sottolineato Pietro Grasso nella prefazione del libro. E che ridona lustro a quella che fu, senza ombra di dubbio, la prima rivolta alla mafia in Sicilia e in Italia.
Nel corso dell’evento interverranno Pietro Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, e Maria Lombardo, giornalista de La Sicilia. Sarà, inoltre, proiettato un documentario di trentacinque minuti, relativo al confino, a cura di Flavia Grita e Pino la Greca.
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