L' Organizzazione Internazionale Protezione Animali(OIPA) e Animals Asia Foundation(AAF) continuano la loro azione di denuncia contro il mercato delle pellicce.Appuntamento per il 5 febbraio dalle 14.00 alle 19.00 a Roma in Largo dei Lombardi (via del Corso) si terrà un presidio per denunciare la crudeltà di questo tipo di "abbigliamento". Verrà realizzata una piccola installazione in cui saranno esposti bordi in pelliccia animale 'insanguinati' al fine di evocare la sofferenza e la morte degli animali ai quali appartenevano.
Dopo le ripetute dimostrazioni antipellicce realizzate nei mesi di dicembre e gennaio lungo le vie del centro della capitale, OIPA e AAF continuano la loro azione di denuncia delle atrocità che si celano dietro ad ogni pelliccia con un presidio che si terrà il 5 febbraio dalle ore 14.00 alle ore 19.00 a Roma in Largo dei Lombardi (via del Corso).
L’orrore del mercato delle pellicce continua purtroppo a prosperare soprattutto a causa degli inserti in pelliccia che ornano cappucci, polsini e risvolti, acquistati spesso del tutto inconsapevolmente, senza conoscerne l’origine: quella di animali uccisi, scuoiati vivi o per mezzo di scosse elettriche, dopo una lenta agonia.
Verrà quindi focalizzata l’attenzione proprio sui ‘colli in pelliccia’: sarà realizzata una piccola installazione in cui verranno esposti alcuni bordi in pelliccia animale, donati alle associazioni da persone pentite di averli acquistati.
Chi vorra’, potra’ aggiungere il proprio collo di pelliccia agli altri, dopo averlo reso inutilizzabile imbrattandolo di sangue finto. Una sorta di rituale purificatorio mirato a far sentire il partecipante realmente riscattato da questo mercato macabro e inutile. Presenzieranno al “rituale” due volontarie, travestite da cavernicole per mettere in evidenza, con lo slogan “Nel XXI secolo ancora avete addosso una pelliccia? Avete dimenticato di portare con voi la clava!“, l’aspetto anacronistico di tali ornamenti in un tempo in cui esistono materiali alternativi cruelty free, caldi e realmente eleganti.
Le volontarie delle associazioni si metteranno inoltre a disposizione di coloro che vorranno verificare l’autenticità del proprio collo di pelliccia. In molti casi sarà sufficiente il solo esame visivo, in altri casi meno evidenti sarà eseguita un’analisi tattile dei peli.
Infine si potrà sottoscrivere la petizione Oipa che chiede la chiusura definitiva degli allevamenti di animali ‘da pelliccia’ in Italia.
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