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domenica 25 settembre 2011

"Mio figlio è gay? "in Francia la nuova applicazione scandalo su Iphone


In Francia le applicazioni su Iphone stanno diventando sempre più varie. Solo dieci fa è uscito un' applicazione  "Ebreo o non Ebreo? ". Questa applicazione/domanda analoga ha creato un putiferio a metà settembre. Disponibile su iPhone di Apple, fu rapidamente rimosso. Ha permesso di ottenere un elenco di 3.500 personaggi famosi di origine o di religione ebraica. 
Non è tutto: è comparsa perfino l'applicazione" Mio figlio è gay? ", un programma per i telefoni con sistema Google Android, volto a madri che vogliono sapere se il loro figlio è gay.
Il software solleva 20 domande come "vostro figlio ama vestirsi bene? Gli piace il calcio? Ha un migliore amico? "... Due possibili soluzioni dal questionario: "Non ti devi preoccupare, tuo figlio non è gay" o "Tuo figlio è gay. Accettalo e sii consapevole che questa non è una scelta da parte sua. " 
L'applicazione ha suscitato  ovviamente indignazione nella comunità gay. Diverse associazioni hanno espresso il loro disappunto in ambito multimediale. Louis-Georges Tin, il Comitato IDAHO (International Gay e trans contro l'omofobia) ha dichiarato: "E ' uno strumento stupido e odioso. Se il bambino è gay, è una catastrofe, altrimenti è sollievo. Esso fornisce uno strumento per  le madri omofobiche ".  Anche Christine Le Doaré, LGBT Center, ha dichiarato nel frattempo: "E 'stupido e oltraggioso. E 'molto triste che i genitori preferiscono scaricare l'applicazione invece di parlare con i figli. Penso che verrà rimosso abbastanza veloce, altrimenti si dovrà prendere in considerazione un reclamo. " 
Il Google  francese nega che una tale iniziativa. "Le applicazioni non vengono filtrati prima di essere pubblicati su Android Market, una piattaforma aperta su cui gli sviluppatori possono pubblicare le loro applicazioni facilmente e rapidamente. Essi sono stati rimossi dopo essere stati segnalati e recensiti, caso per caso. Questa applicazione  verrà immediamente esaminato dal nostro staff ".

Fabio Chiarini 


venerdì 28 gennaio 2011

Francia, Il NO al Matrimonio gay della corte


"Il no al matrimonio gay della Corte Costituzionale francese, esattamente come quello della Corte italiana, non pregiudica in alcun modo il senso e il valore della battaglia di piana cittadinanza di cittadini e cittadine gay, lesbiche e  transessuali europei."
Lo dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay.
"L’iniziativa francese,- aggiunge Patanè - come già quella italiana, costituiscono passaggi importanti e necessari di una battaglia che ha consentito di arrivare a pronunciamenti netti. La magistratura ha invitato il legislatore all’adeguamento delle norme al mutato quadro sociale e ha chiarito che non esiste alcun divieto o ostacolo Costituzionali al matrimonio gay.
"Il legislatore può quindi legiferare sul matrimonio gay senza nascondersi dietro ad un dito di presunte impossibilità nella Costituzione. I politici italiani ne prendano atto - conclude Patanè - e si prendano quindi la responsabilità di uniformare le norme al mutato quadro sociale."

Fabio Chiarini