venerdì 28 gennaio 2011

Francia, Il NO al Matrimonio gay della corte


"Il no al matrimonio gay della Corte Costituzionale francese, esattamente come quello della Corte italiana, non pregiudica in alcun modo il senso e il valore della battaglia di piana cittadinanza di cittadini e cittadine gay, lesbiche e  transessuali europei."
Lo dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay.
"L’iniziativa francese,- aggiunge Patanè - come già quella italiana, costituiscono passaggi importanti e necessari di una battaglia che ha consentito di arrivare a pronunciamenti netti. La magistratura ha invitato il legislatore all’adeguamento delle norme al mutato quadro sociale e ha chiarito che non esiste alcun divieto o ostacolo Costituzionali al matrimonio gay.
"Il legislatore può quindi legiferare sul matrimonio gay senza nascondersi dietro ad un dito di presunte impossibilità nella Costituzione. I politici italiani ne prendano atto - conclude Patanè - e si prendano quindi la responsabilità di uniformare le norme al mutato quadro sociale."

Fabio Chiarini

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