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mercoledì 16 marzo 2011

Europride 2011, gay, lesbiche e trans per l’Unità d’Italia.

Questa sera  alle ore  23, in occasione dell’apertura dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, Rossana Praitano e Paolo Patanè, due dei portavoce di Europride Roma 2011, interverranno nella gay street romana (via di San Giovanni in Laterano).
Sarà l’occasione per ribadire che gay, lesbiche e trans partecipano convintamente ai festeggiamenti per celebrare l’Unità di un Paese di cui sono parte attiva e visibile e che hanno già piena cittadinanza e piena parità di diritti nella Costituzione.
Gay lesbiche e trans hanno costruito l’Unità e costruiscono il futuro di questo Paese esattamente come tutti gli altri cittadini, compresi quelli che difettano di cittadinanza, nonostante troppi esponenti dell’universo della politica  fingano di ignorarlo.
E proprio Europride, un evento che dall’1 al 12 giugno prossimo racconterà al Paese la fierezza e la voglia di piena parità di gay, lesbiche e trans italiani ed europei, sarà l’occasione per tutti e tutte di denunciare questo atteggiamento intollerabile di esclusione di migliaia di persone da piena parità e diritti.

Fabio Chiarini

giovedì 10 marzo 2011

Riccardo Muti dirige Nabucco al Teatro dell'Opera per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia


Stasera giovedì 10 marzo, alle ore 20.30, la prova generale del Nabucco di Giuseppe Verdi, opera risorgimentale per antonomasia, che andrà in scena al Teatro dell’Opera da sabato 12, su richiesta del sindaco Gianni Alemanno, presidente del Teatro, e del sovrintendente Catello De Martino, sarà straordinariamente aperta a cinquecento studenti appartenenti a scuole che hanno aderito al progetto “Centocinquant’anni dell’Unità d’Italia”, promosso dall’Assessorato alla Scuola, alla Famiglia e all’Infanzia.
Sul podio il Maestro Riccardo Muti, da sempre attento e sensibile alla diffusione della cultura musicale tra i giovani, che ha subito accolto con entusiasmo la proposta.
In sala saranno presenti l’On. Dino Gasperini, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione, il dottor Gianluigi De Palo, Assessore alla Scuola, alla Famiglia e all'Infanzia, la dottoressa Maria Maddalena Novelli, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Lazio, padre François-Xavier Dumortier, Rettore della Pontificia Università Gregoriana, il professor Luigi Frati, Rettore dell’Università degli Studi "La Sapienza", il dottor Giovanni Williams, Direttore del Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici e Don Maurizio Mirilli, Direttore Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile - Vicariato di Roma.
La regia e le scene del Nabucco, portano la firma di Jean-Paul Scarpitta, i costumi sono di Maurizio Millenotti, le luci di Urs Schönebaum. Dirige il Coro dell’Opera Roberto Gabbiani.

Per quanto riguarda invece del 12 Marzo il Teatro dell’Opera ospiterà la manifestazione musicale più importante e rappresentativa in Italia per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: la messa in scena, da sabato 12 marzo (ore 20.30), del Nabucco di Verdi, opera risorgimentale per antonomasia. Sul podio il Maestro Riccardo Muti. La serata del 17 marzo (ore 20.30), data ufficiale dei festeggiamenti, di questo nuovo allestimento sarà dedicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La regia e le scene del Nabucco portano la firma di Jean Paul Scarpitta, i costumi sono di Maurizio Millenotti, le luci di Urs Schönebaum. Dirige il Coro dell’Opera Roberto Gabbiani. Nel cast Leo Nucci nel ruolo di Nabucco (e Gio vanni Meoni per le repliche del 20, 22 e 24), Antonio Poli (Ismaele), nel ruolo di Zaccaria Dmitry Beloselskiy (e Riccardo Zanellato per le repliche del 20 e 22), nel ruolo di Abigaille si alterneranno Viktoriia Chenska ed Elisabete Matos, nei panni di Fenena si alterneranno Anna Malavasi ed Ezgi Kutlu. Dopo il debutto del 12 marzo, lo spettacolo sarà replicato martedì 15 marzo (20.30), sabato 19 marzo (18.00), domenica 20 marzo (16.30), martedì 22 marzo (20.30), giovedì 24 marzo (20.30).
Verdi con il Nabucco, attraverso il dramma degli Ebrei assoggettati al dominio babilonese, riporta in musica i valori del Risorgimento italiano. I temi della patria oppressa e della riscossa nazionale sono alla base di un capolavoro principalmente corale, il cui apice è raggiunto dal famoso “Va pensiero”. Opera grandiosa e solenne, che segna il primo grande successo popolare di Verdi, andò in scena a Milano nel 1842.
In questo nuovo allestimento il regista Jean Paul Scarpitta concepisce l’impianto drammaturgico come una riflessione sulla Storia, piuttosto che come una sua illustrazione, e il Coro degli Ebrei ne incarna il profondo legame con il trascendente. Nabucco, spiega Scarpitta, è un’opera in continua evoluzione non può essere concepita come definitiva. Il dispositivo scenico è reso essenziale per mezzo dell’utilizzo di pochi elementi su un fondale di ciclorama ispirato alle illustrazioni bibliche di Gustave Doré.
Il Nabucco diventerà anche messaggero dei simboli dell’Unità d’Italia con una tournée a San Pietroburgo, il 27 marzo al Teatro Marijinskij, sempre con la direzione del Maestro Riccardo Muti.                                                     
Fabio Chiarini
(www.vogliosapere.org)

lunedì 14 febbraio 2011

Movimento Studentesco, manifestazione sul 17 marzo per i 150 anni dell'Unità d'Italia


 “La Gelmini faccia un passo indietro sul 17 marzo, giorno scelto per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Siamo convinti che sia più che corretto onorare questa data chiudendo gli Istituti scolastici e  permettendo così che questa  giornata non passi inosservata, ma che anzi serva per far riflettere tutti gli studenti del nostro paese, sul valore profondo dell’identità nazionale."
Lo  dichiarano in una nota Andrea Moi e Gianfranco Manco dirigenti del Movimento studentesco Nazionale.
"Tocca alla nostra generazione il compito di costruire una comune memoria per poter affrontare il futuro con un senso comune di appartenenza e senza demagogie nostalgiche. Questa data va rispettata per il suo senso profondo ed è per questo che riteniamo sinceramente inaccettabili le polemiche sterili di questi giorni sulle fantomatiche gravi perdite che il mondo della produttività e quello dell’Istruzione potrebbero subire per un giorno di chiusura. 
"Siamo meravigliati dai due pesi - aggiungono Manco e Moi - e dalle due misure che si adattano alle commemorazioni di questo Paese: non ci sembra che per il’1 maggio o il 25 aprile ci siano cosi tanti problemi.
"Lanceremo quest’oggi una petizione on-line che invieremo al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione, per chiedere che il 17 marzo sia festa nazionale e che gli Istituti rimangano chiusi: se questo non avverrà, siamo pronti a scendere in piazza per dimostrare che questa generazione supera qualsiasi logica leghista e divisionaria, per onorare il senso di appartenenza alla propria nazione. ”concludono i dirigenti del Movimento.

Fabio Chiarini