lunedì 7 febbraio 2011

Arcigay. Risultati del Consiglio nazionale


Si è conclusa ieri , con importanti novità, la due giorni di Consiglio nazionale di Arcigay a Bologna, che ha dedicato i suoi lavori alla memoria dell’attivista omosessuale ugandese David Kato.
Arcigay ha consolidato e accresciuto la sua presenza sul territorio nazionale con la nascita dei comitati promotori di Siena, Chieti e Teramo: sono 52 le province italiane nelle quali è presente un comitato dell’associazione.
Per la prima volta nella storia ultra-ventennale di Arcigay è stato approvato dal Consiglio nazionale un documento di riordino del circuito delle associazioni affiliate.
Nel perseguire il disegno di un’associazione coerente e strategica verso le sfide del futuro, il Presidente nazionale ha ribadito l’impegno e lo sforzo dell’associazione nel riposizionamento sociale e politico con la relazione costante con i movimenti di studenti, delle donne e lavoratori. Questo impegno si concretizzerà nell’immediato con l’adesione all’appello per la mobilitazione nazionale delle donne del 13 febbraio prossimo.
Il passo successivo sarà l’apertura di un tavolo di lavoro con CGIL sulle discriminazioni su lavoro e welfare. Il Consiglio nazionale ha dato inoltre mandato all’ufficio legale nazionale per lo studio di una causa pilota in materia di discriminazione sul lavoro, tema attuale, denso di soprusi ed emarginazioni, ma spesso sottaciuto e ancora povero di ricerche ed analisi.
Arcigay ha poi avviato il percorso che porterà a un’iniziativa di legge popolare sul matrimonio gay che in tempi brevi animerà le piazze italiane e programmato le iniziative di sensibilizzazione per la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.
Oltre all’impegno immediato per l’Europride, tra le scelte strategiche dell’Associazione quella dell’inaugurazione di una sede di rappresentanza a Roma che entri in relazione con gli spazi politici essenziali della capitale della Repubblica e la rivoluzione della comunicazione on-line con il rinnovo, nelle prossime settimane, del sito arcigay.it e l’apertura di un blog d’informazione e dibattito: Pegaso on-line, che prosegue l’esperienza della pubblicazione cartacea “Pegaso”.
E’ stata nominata poi, una responsabile nazionale lgbt sordi per favorire l’integrazione delle persone lgbt sorde nell’associazione.
Arcigay poi, nel corso del Consiglio, si è a lungo interrogata sulle dinamiche di relazione interna ed è giunta alla dolorosa espulsione di due soci di Roma per atti gravi commessi in violazione dello Statuto. Nel dibattito serrato sono state poste domande relative alla credibilità, alla lealtà, alla trasparenza e al rispetto nei confronti di socie e soci.
Il richiamo del Consiglio a militanti e dirigenti è quello di vivere la propria militanza con uno spirito di rispetto e di servizio e non animare livori e conflitti in nome di propri orientamenti ed obiettivi personali.

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